“Mio padre non mi ha detto come vivere;

 ha vissuto e mi ha fatto osservare

 come lo faceva”

Clarence Budington Kelland

 

 

 

 

 

23 agosto per me PROFUMA DI PAPA’

 

 

Tanti di voi conoscono meglio papà dopo averne parlato nella mia dispensa  “La bellezza del Cambiamento”.

L’ho descritto in minima parte.

Quando si ama una persona è difficile rappresentarla totalmente, mancherebbe sempre una sfumatura.

Oggi è 21 agosto, quando si avvicina questa data è decisamente più forte il pensiero.

Papà amava i compleanni, amava festeggiare, soffiare le candeline circondato da amati sorrisi perché ogni occasione era buona per stare tutti insieme.

Il 23 agosto era il suo compleanno. Non dirò “auguri papà”, non essendoci più fisicamente la sua vita è terminata in questa dimensione.

Voglio ricordare tanti 23 agosto trascorsi insieme, con la gioia di averli vissuti con serenità.

Una giornata per lui speciale, giorni prima pensava come trascorrerla.

Nella mia mente ho varie immagini, una in particolare: indossava una polo (lui le adorava, le aveva di tutti i colori) color corallo, seduto nel tavolo di un ristorante, accompagnato dalla sua espressione accomodante, seguì una domanda: “ti piace? stai bene? sei felice?”. Era una costante domandarci se stessimo bene e di nostro gradimento il momento pensato per il suo compleanno.

Altro momento da ricordare, era lo scarto del pacchetto regalo, sempre con viso imbarazzato per l’emozione.

La gioia che percepivo nell’osservarlo quando gli si donava qualcosa non è paragonabile a quella che provavo nell’essere la festeggiata. Vedere il dono scartato e vivere la felicità nei suoi occhi.

Papà è sempre stato un esempio per noi: educato, gentile, disponibile, paziente, riflessivo, intelligente, un ascoltatore instancabile e un bravo negoziatore.

Non si limitava solo ad essere presente, ma faceva sentire la sua presenza, ci ha fatto scoprire questo mondo, nell’emozionarci e nel conoscere.

Ha costruito un rapporto autentico basato sul dialogo con me e mia sorella, in una relazione affettiva pura. Papà (insieme a mia mamma) ci ha permesso di crescere liberamente.

Ma osservandoci a distanza. Eppure lui era cresciuto con una figura maschile totalmente differente, vecchio stampo.

Penso siano cresciute molte generazioni con la stessa educazione. Con padri autorevoli e non capaci nel manifestare le proprie emozioni. Pur desiderando di esprimere tante parole, le immagazzinavano, seguiti da lunghi silenzi.

Per la maggior parte dei bambini, il proprio padre è stato il primo uomo ammirato e si continua ad ammirare da grandi, coscienti di tutto l’impegno, conservando e nutrendo intatto l’amore.

Non potrei ringraziare mai abbastanza papà per quello che ha fatto per noi.

Il suo amore per noi non è mai stato “fuori tempo”.

Mio padre nell’ultima fase della propria vita, accolse il faticoso compito di trasmettere a noi il coraggio, la voglia di sognare e il senso della bellezza della vita, proprio attraverso la malattia.

Papà ha dato tutto sé stesso, il suo cuore traboccava di bontà, di sincerità e di onestà d’animo.

È stato un padre orgoglioso, capace di dimostrarlo e di dirlo. Ha “tirato fuori” tutto quello che avevamo dentro. Papà fa parte del mio ESSERE.

 

BePositive: #Il tuo cuore sarà sempre con il mio

 

ClaudiaSun

 

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