“Gli uomini non dovrebbero riflettere tanto su ciò che devono fare,
dovrebbero piuttosto pensare a quello che devono essere”
Meister Eckhart
Ciao Cittadini, Buon ANNO!
Sono tornata, effettivamente sono trascorsi tanti mesi dall’ultimo articolo, a luglio ho condiviso con voi la Pausa Rigenerante.
Da giugno 2021 ho avvertito e ascoltato cosa mi stesse chiedendo il corpo, la mente e lo spirito: riordino di idee, comprendere cosa volessi e ponendomi tanti punti di domanda, non cercando soluzioni perché solo nel silenzio della pausa forse ciò che cercavo sarebbe arrivato.
Vivere in armonia con me stessa e con ciò che mi circonda è basilare, e per farlo ho scelto di prendermi cura di me in modo pratico e costante in modo da mantenere uno stato di equilibrio e di benessere, non sempre facile da attuare perché la vita ogni giorno ti mette davanti a delle situazioni differenti.
Per me l’importanza della cura, non è più intesa come un lusso ma una necessità.
Continuamente ci viene proposto di occuparci del nostro benessere, mangiare cibi sani, “collaudare” nuovi prodotti di bellezza o dedicarci un weekend per rilassarci.
Sono indubbiamente esperienze che alimentano il nostro spirito e favoriscono distensione e rilassamento, ma per fare in modo che questo stato di benessere sia stabile e duraturo la cura di sé ha bisogno a mio avviso di qualcos’altro.
Un aspetto ancora oggi tanto trascurato è l’ottimizzazione delle energie mentali ed emozionali. Conoscendo e approfondendo nel riconoscere le situazioni che “derubano” la nostra energia si può scegliere di aumentare la resilienza nonostante le sfide di ogni giorno.
La scelta di vivere in uno stato di esplorazione continua di sé che si può tradurre in uno stato di ricerca, non è compresa da tanti, quasi valutato come una forma di asocialità e di stranezza.
Ma so che questa scelta è stato per me quel punto di re-incontro con me stessa, sto conoscendo il mio mondo autentico e lo proietto all’esterno come mia realtà, e ho imparato a proseguire ascoltando il mio sentire.
Però c’è chi vuole condividere con me questa ricerca e rivendica questo modo di essere semplicemente se stesso, che ci interconnette preservando e risaltando l’unicità di ognuno.
Ho intitolato questo trafiletto “Imparare ad Essere Umano” perché in questi anni ho dato tantissima importanza alla parte spirituale ma come tutto, ci vuole equilibrio e la parte più complicata per quanto mi riguarda è proprio Essere Umano. Vi siete domandati cosa voglia dire essere umani?
Questo periodo storico sta mettendo in rilievo ogni lato dell’uomo, sotto ogni angolazione stanno venendo fuori caratteristiche differenti, sto osservando senza giudizio, sto ascoltando parole, riflessioni e pensieri diversi. Ma Impossibile non chiedersi chi si voglia essere come persona.
Faccio l’esempio dei bambini, spesso li invitiamo a mostrare compassione verso il prossimo, ma raramente sosteniamo in loro l’autoconsapevolezza.
Penso alle infinite circostanze in cui un genitore/educatore consola, conforta i bambini perché hanno disubbidito a una regola, non si sono comportati bene durante l’ora di lezione in classe o hanno mostrato mancanza di giudizio in qualche altra situazione. Ma perché l’incitamento e la compassione sono riservati solo agli altri?
Nella nostra società sviluppare la compassione verso se stessi è frequentemente visto come egocentrismo e pertanto da scansare. A me piace parlare non di egoismo ma di EgoAltruismo proprio per ricordarci di noi stessi.
Aumentare la nostra autoconsapevolezza comprendendo e perdonando noi stessi va bene!
Non è importante se sia per via di un momento di ira, aver riconosciuto di essere stanchi, essersi fermati per prendersi del tempo o aver commesso un errore.
Sono momenti “nostri” e come tali vissuti per autorizzarci a tornare probabilmente in equilibrio.
L’autoconsapevolezza ci fornisce un’energia rigenerativa che funge da tonico per le nostre cellule e per la nostra mente, il nostro corpo e il nostro spirito
, ci apre a soluzioni intuitive e ci permette di individuare i modi migliori per vivere le situazioni della vita.
Intanto continuo ad imparare…
