“Panta Rei. Tutto scorre.”
Eraclito
Esprimere pensieri ed energia positiva ci aiuta a guardare il mondo attraverso lenti luminose, cogliendo il lato buono. Ho compreso quanto le nostre riflessioni plasmano e danno senso alla realtà circostante. Per questo insisto sul pensiero positivo, vero ed incondizionato. Un celebre signore di nome Eraclito (filosofo vissuto tra il VI e V secolo), affermava attraverso una semplice frase compatta “Panta Rei”, vale a dire “TUTTO SCORRE”. Tutto esiste in quanto scorre, in quanto cambia. Non potremo mai fare la stessa identica esperienza, perché ogni realtà muta.
Dobbiamo proseguire, accogliere il cambiamento e riscoprire quanto possa essere magico l’energia dei pensieri. Come vedete i pensieri non hanno tempo ma possiedono radici così da trasformarsi in eredità per le generazioni future. Queste ultime utilizzeranno inconsapevolmente l’energia che stiamo generando. Ognuno di noi è un’anima individuale, uniti diamo vita a un’anima collettiva.
Siamo stati chiamati a un cambiamento radicale della coscienza collettiva, della coscienza umana, a un dover trasformare la scala dei valori, fin ad oggi stagnante in sistemi bloccati. Abbiamo ricercato il benessere materiale, dando origine a condizioni non più accettabili, incomprensibili e inammissibili per il pianeta.
Ogni giorno in qualsiasi emittente televisiva o tramite i social, vediamo persone andar via, si spegnersi. Noi, vivi, ascoltiamo e osserviamo, pensando che la morte non ci appartenga, un dolore dell’altro. Non lo vogliamo accettare. Non lo vogliamo vedere. Abbiamo paura di quello che fa parte della natura, fa parte dello stato ciclico dell’universo. Dobbiamo elevarci, diventando altruisti e spirituali. Quando mi riferisco al termine spirituale, non gli sto attribuendo un significato religioso, parlo di consapevolezza maggiore. Si tratta di uno stile di vita. Stavamo o stiamo (questo bisogna capire) imboccando una strada errata, calpestando valori. La scoperta sta dentro di noi: siamo tutto, siamo lo specchio del tutto. Perché vi parlo così? Perché solo oggi, si adesso, giorno di Pasquetta, 13 aprile 2020, ho meditato ancora di più l’idea di quanto la malattia sia una maestra. È apparsa nella mia vita per parlarmi, per farmi sapere che qualcosa non andava e mi ha obbligato a guardarmi dentro. Mi ha costretto a rivedere totalmente il senso del mio essere qui, cercando di riscoprire quotidianamente l’equilibrio. Mi sta insegnando ad essere ciò che sono e non ciò che volevo apparire. Quando ci si ammala, si tende a vedere cosa ci è stato tolto, il lato mancante ma il vero segreto sta nel dialogo quotidiano con sé stessi, amplificando le vedute e cogliere ciò che abbiamo. Ora ho parlato della mia situazione, perché la stessa condizione la ritrovo nel mondo. Il pianeta ci sta chiedendo di rivedere il nostro modo di esserci, perché facciamo parte dello stesso insieme e ogni nostra azione modifica l’equilibrio del tutto. Creando una relazione sana con noi stessi e con il prossimo. Perché non siamo al centro del tutto ma creiamo il tutto nell’insieme.
Dunque il pensiero positivo deve essere favorito per farci evolvere, prima come singoli e poi come collettività. Coltiviamo l’amore, qualunque cosa accada, verso uno slancio per l’evoluzione collettiva.
Perché non so voi, ma ho capito di NON ESSERE QUI PER CASO!
Il mio BePositive: #Esistiamo nel tutto
ClaudiaSun